Verdure pastellate
Verdure pastellate
Tutte le famiglie italiane hanno la propria ricetta per la pastella, la mia è una rivisitazione di quella di mia nonna, lei usava solo farina, sale e acqua “frizzina”, quando ero piccola non si usava comprare l’acqua minerale gassata, forse non c’era nemmeno se non per quelle leggermente frizzanti naturali, non so, si comprava la “frizzina” o “l’idrolitina”. Ovviamente la farina era quella 0, la 00 si usava solo per fare i dolci! La mia ricetta è rimasta fedele a questa sole per la semplicità degli ingredienti, ma li ho un po’ modificati, l’unica cosa a cui sono rimasta fedele è la qualità degli ingredienti, mia nonna friggeva solo le verdure dell’orto, trodotto ai nostri giorni, usate esclusivamente verdure di stagione. Ovviamente non ci sono dosi precise, questa preparazione va fatta esclusivamente a occhio (sai contenta la mia collega, lei fa tutto ad occhio!)
Verdura di stagione tagliata a tocchetti, o fettine sottili, l’importante è che sia tutta della stessa grandezza, per ottenere una cottura omogenea
Farina 00 qb
Birra bionda qb
Un pizzico di sale
Una macinata di pepe
Olio di arachidi per friggere (non è consigliabile usare l’olio evo in quanto troppo aromatizzato e tanto meno l’olio di semi vari ha un punto di fumo molto basso)
Pulire le verdure asseconda della stagione possono essere usate zucchine, carote, patate tagliate a rondelle sottilissime e tenute immerse nell’acqua fino al momento d’uso, pomodori verdi che dovranno essere tagliati a fette e appannati con carta assorbente, mia nonna usava anche quelli maturi ben sodi, hanno il suo perché, anelli di cipolla, zucca gialla, melanzane se sono piccole non serve cospargerle di sale per perdere il liquido di vegetazione, cime di cavolfiore, finocchi tagliati sottilissimi con la mandolina, carciofi, anche se ci sono persone che per friggerli usano solo la farina ecc.
Fare la pastella con la farina e la birra, non ci sono delle dosi precise, per me è pronta quando immergendo un cucchiaio di acciaio uscendo rimane velato, regolare di sale e pepe, portare a temperatura l’olio, non deve superare 150°, immergere le verdure nella pastella poco alla volta e cuocere. Per ottenere una cottura uniforme è meglio friggere una tipologia di verdura alla volta se poi volete deliziare i Vostri ospiti friggete anche qualche foglia di salvia. E badate bene non è un piatto banale, esistono molte versioni, farcite con acciughe e mozzarella, ‘mbottonate con un un ripieno di salame e ricotta o quant’altro. L’importante come in tutti i piatti semplici è usare l’ingrediente giusto. Esistono tantissimi tipi di salvia, per farla fritta la migliore è quella che cresce allo stato brado la salvia pratensis, chiamata così perché in natura cresce nei prati o nelle bordure dei boschi, si può anche coltivare, è molto ornamentale produce dei fiori di un intenso blu violetto, comunque può andare bene anche la salvia comune ammesso che sia coltivata biologicamente.